La clownterapia è una vera e propria attività terapeutica utilizzata come aiuto e supporto di quella medica più tradizionale e la sua validità è ormai dimostrata e comprovata da numerosi studi scientifici.
Conosciuta anche come comicoterapia o terapia del sorriso, si fonda sulle proprietà curative e taumaturgiche della risata applicate in campo medico e in contesti vari di disagio.
Se gli effetti benefici della risata sono noti a tutti a livello intuitivo (chi non conosce il detto “ridere fa buon sangue”?), oggi l’equivalenza tra ridere e benessere psicofisico è una realtà scientifica indagata dalla gelotologia, la scienza che studia in modo sistematico l’attività del ridere come rimedio psicofisico.
A partire dalla seconda metà del Novecento, autorevoli ricerche scientifiche hanno dimostrato che ridere migliora sostanzialmente la qualità della vita, non soltanto perché consente di preservare una buona salute, allontanando e prevenendo l’insorgere delle malattie, ma anche perché funge da collante sociale, eliminando barriere altrimenti insormontabili e creando un’atmosfera distesa e priva di tensioni.
In particolare,
la risata è una tecnica anti-stress e anti-depressiva che, incrementando la produzione di alcuni ormoni quali adrenalina e dopamina, provoca una diminuzione del dolore e della tensione e solleva dall’ansia, fattore che maggiormente predispone alla malattia.
Ridere rinforza il sistema immunitario e rallenta la progressione dell’arteriosclerosi. Svolge inoltre un ruolo importante nella prevenzione dei problemi cardiaci e della pressione alta.
La risata migliora le funzioni respiratorie, in quanto le alterazioni del ritmo respiratorio da essa provocate intervengono sull’ossigenazione del sangue e sull’espulsione di anidride carbonica provocando un rilassamento muscolare delle fibre lisce dei bronchi per azione del sistema parasimpatico dando benefici in particolare a chi soffre di bronchite, di asma, e a coloro che soffrono di enfisema polmonare.
Ridere migliora anche le funzioni addominali e combatte l’insonnia.
Per maggiori approfondimenti su analisi e studi clinici, vedi anche www.yogadellarisata.it/scienza_ydr.php
La clownterapia nacque alla fine degli anni Ottanta negli Stati Uniti, grazie a Michael Christensen, clown professionista del Big Apple Circus di New York che fondò la Big Apple Circus Clown Care, gruppo di clown professionisti istruiti sulle procedure ospedaliere, con la volontà di portare un sorriso ai bambini ricoverati negli ospedali pediatrici (vedi sito Big Apple Circus, www.bigapplecircus.org/community/clown-care.aspx).
Grazie anche al celebre film che l’ha reso famoso in tutto il mondo (“Patch Adams”, 1998), ideatore della clownterapia è però comunemente considerato Hunter “Patch” Adams, medico statunitense che già negli anni Settanta iniziò a visitare i suoi pazienti travestito da clown, da sempre convinto che risata e sorriso portassero enormi benefici.
Adams è il fondatore del Gensundheit Institute (che ha sede nel West Virginia), casa-ospedale dove i pazienti vengono curati con terapie alternative a quelle tradizionali, basate sulla ricerca del benessere, nella convinzione che “Il vero scopo della professione medica non è curare le malattie ma prendersi cura del malato”. (vedi sito ufficiale www.patchadams.org)
In Italia la clownterapia arrivò e si diffuse a partire dagli anni Novanta e, dapprincipio, venne impiegata in ambito pediatrico. Grazie agli effetti estremamente positivi e incoraggianti riscontrati in tale campo di applicazione e sostenuti di pari passo da autorevoli dimostrazioni scientifiche sulla validità di questa terapia, i clown dottori hanno iniziato il loro operato anche in altri reparti ospedalieri e in altri ambienti di disagio psicofisico e sociale, rivolgendo la loro attenzione a persone di ogni età.
Il Clown dottore
L’operatore della terapia del sorriso non è semplicemente un clown, il personaggio buffo del circo che fa divertire gli spettatori, ma un “clown dottore”, cioè una figura professionale che, per quanto contraddistinto dal tradizionale naso rosso, si pone come alter ego del medico negli ambienti ospedalieri e socio-sanitari in genere.
Il clown dottore, come il medico, veste un camice, bianco eppure decorato con tanti disegni colorati, e fa anche delle visite, usando però uno stetoscopio per rice-trasmettere i pensieri e un metro per misurare la febbre.
Tutto questo serve a sdrammatizzare la figura del vero dottore, verso il quale il paziente si predispone con minore paura, e le cure mediche alle quali il degente è sottoposto.
Con magie e simpatiche improvvisazioni, il clown dottore riesce inoltre a far evadere i pazienti dalla realtà grigia e dolorosa dell’ospedale (ma anche di case di riposo, istituti per l’infanzia, etc), distogliendo l’attenzione dalla loro sofferenza e dalle terapie alle quali sono sottoposti, senza per questo ostacolarle o sminuirle.
Il clown dottore opera in collaborazione con personale medico e paramedico con discrezione, nel massimo rispetto delle situazioni e dell’ambiente in cui interviene.
Perché tutto questo possa avvenire e per far sì che i benefici della terapia del sorriso siano effettivi, i clown dottori ricevono una formazione specifica e mirata che viene costantemente aggiornata e perfezionata per tutta la durata dell’operato del volontario.